Cerimonia intima e romantica in uno splendido palazzo veneziano, la coppia con i loro figli per l’anniversario delle nozze
Circondati dall'amore delle proprie figlie, Michael e sua moglie Sylvie hanno celebrato il proprio anniversario di matrimonio in un lussuoso palazzo veneziano. È passato un po' di tempo da quel primo “lo voglio”. Quei due giovani innamorati oggi sono anche una mamma e un papà. Hanno messo al mondo quattro bellissime creature che oggi li accompagnano in questa loro cerimonia così speciale a Venezia. Decisa la meta, si sono accordati con la wedding planner per fare di questo sogno un'imperitura e candida realtà. A quel punto non restava che prendere l'aereo, soggiornare e pazientare che il tempo facesse il suo placido corso. Così è stato.
È il loro giorno. Il giorno del rinnovo delle promesse. Hanno scelto Venezia e un palazzo affacciato sul Canal Grande. Arrivano tutti insieme. Prima i due “festeggiati”, poi le quattro figlie. Vengono accolti da un lusso raffinato e accogliente allo stesso tempo. Qui, tutt'attorno lo spazio, ci sono le gloriose effigi del passato della Serenissima risalente fino al lontano XIII secolo. Ancora qui, oggi, c'è una famiglia unita. Un uomo e una donna stanno per festeggiare e vivere la cerimonia del loro anniversario in un palazzo a Venezia. Si tengono per mano. Sono pronti una seconda volta a giurarsi amore eterno. Sono pronti a comunicarsi di voler restare accanto l'un l'altra davanti al quadruplice frutto del proprio amore.
Raggiungere il loco dell’anniversario non è difficile. Volendolo fare a piedi è sufficiente imboccare l'unica via veneziana da percorrere sempre diritti. La dorsale che attraversa gran parte del sestiere di Cannaregio andando (quasi) dalla stazione S. Lucia a campo Santi Apostoli, a cinque minuti a piedi dal ponte di Rialto. In alternativa si può prendere il vaporetto (linea 1) e smontare alla fermata Ca' D'Oro, lì dove si trova l'omonimo museo. Non meno affascinante l'opzione gondola. Trovandosi infatti al mercato del pesce di Rialto, è sufficiente salire a bordo per poi ritrovarsi un minuto dopo in campo S. Sofia e dunque, di lì a pochissimo, cominciare a camminare lungo un'imponente scalinata.
Prima ancora che sentimentale, il viaggio di questa famiglia passa attraverso l'arte che trabocca dentro il palazzo trecentesco, dalla particolare facciata, bagnata direttamente dalle acque del Canal Grande. Si comincia con l'ampio scalone ideato dall’architetto veneziano Andrea Tirali (1657-1737), il cui benvenuto a salire i gradini viene indicato da due putti marmorei realizzati dallo scultore Francesco Bertos, originario anch'esso dell'isola lagunare. Arrivati nella sala, teatro della cerimonia a Venezia, tocca agli affreschi sul soffitto di Pietro Longhi unire passione, terzo millennio e solennità.
Sono tutti molto casual, a cominciare dagli stessi sposi. Lei, in viola ciclamino con eleganti tacchi in tinta. Lui, uno spezzato blu con con collanina dorata fuori. Immancabile la rosa bianca all'occhiello per Michael e bouquet delle suddette per la signora. Semplici ma di tendenza i look delle figlie. Abiti estivi e pettinature classiche ma con licenza di osare. Zeppe, sandali aperti e ricami. I due protagonisti si siedono davanti all'officiante. Tre figlie sedute vicine dietro il papà, la quarta insieme al fidanzato dietro la mamma. Parola dopo parola, le mani si avvicinano sempre di più. Dal braccio sinistro di Michael si vede l'orologio, dal braccio destro di sua moglie un colorato braccialetto.
Nella sala ci sono anche due violiniste. Venezia, un palazzo lussuoso e la cerimonia di rinnovo voti. Il quadro è perfetto. Si prosegue con gli anelli. Si abbracciano. Le figlie un po' fotografano, un po' si commuovono. Poi scatta l'ora di fare i genitori ed ecco i due sposi baciare teneramente le loro “pargolette” ormai cresciute. I calici si alzano e si brinda. Insieme al pregiato vino c'è spazio anche per qualche ghiotta leccornia. E ora si può danzare. Qualche passo leggiadro per sussurrarsi qualcosa che resterà solo nei loro due cuori. Il palazzo veneziano non offre solo un arredamento notevole, in una città come Venezia lì dove ci sia una finestra aperta, non bisogna mai perdere l'occasione di affacciarsi.
In questo edificio storico c'è una piccola terrazza. Michael e la sua rinnovata sposa escono a godersi l'aria salmastra. Tra loro e gli eleganti vetri, sventolano le bandiere dell'Italia, dell'Unione Europea e quella di Venezia raffigurante il leone di San Marco arancione su sfondo rosso. Davanti c'è il Canal Grande, alla loro sinistra, andando più in là con lo sguardo, piazza San Marco e la Basilica della Madonna della Salute; molto prima il ponte di Rialto. Sulla destra invece, la chiesa di San Stae e sulla stessa riva (di dove si trova il palazzo), l'altrettanto importante chiesa di San Marcuola.
Resta l'ultimo atto, quello capace di trasformare qualcosa di meraviglioso in un qualcosa di ancor più indimenticabile. Un giro in gondola. La “ciurma” si divide. Sposi da una parte, prole & compagno dall'altro. Dalla via (acquea) principale le due imbarcazioni puntano verso l'interno. Il sole si accascia dolcemente sugli sguardi meravigliati dei passeggeri. Si guardano intorno. Si salutano e sorridono. Così verrà tramandato. Cronaca di una indimenticabile giornata a Venezia. Il matrimonio è stato ricelebrato. Il rinnovo delle promesse è stato eseguito a palazzo. Tutto il resto è la pura gioia di vivere una vita condivisa.
Ph: Laurè Jacquemin