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Il romantico matrimonio simbolico di una coppia cinese a Venezia

Il romantico matrimonio simbolico di una coppia cinese a Venezia

Prima la gondola, poi un giro per il Canal Grande quindi il romanico matrimonio simbolico. È la dolce storia di una coppia cinese a Venezia

 

 

 

Si sono incontrati, conosciuti. Si sono innamorati. Nell’universo multiculturale di Londra il sentiero di Jill ha riconosciuto la fisionomia di Jing. Cuore ha risposto a cuore. Entrambi arrivati nella capitale inglese dalla Cina, qui hanno trovato la rispettiva anima gemella. Adesso è tempo di andare avanti. Adesso è tempo di proseguire insieme. Jill e Jing oggi sono un coppia e hanno scelto Venezia per il loro romantico matrimonio simbolico.

Venezia, novembre 2015. Una mattinata piena. Una mattinata dal cui pomeriggio in poi nulla sarà più come prima. La sveglia è suonata alle 7 del mattino con la classica preparazione. Jill e Jing si stanno incamminando verso il loro romantico matrimonio simbolico. Venezia li aspetta. Venezia li attende. Come ogni rito che si rispetti, anche lo sposalizio ha le sue tradizioni ed ecco arrivare la parrucchiera nella stanza della futura sposa. Jill si guarda allo specchio. Un po' di tensione. Le mani stringono l'aria. Il trucco, il vestito. Alle 9,45 il nocchiero d'amore con le sembianza di una gondola li attende lì fuori, quasi sospeso sull’acqua, per portarli in piazza San Marco. La tensione è già un lontanissimo ricordo. I futuri sposi sono subito un tutt'uno con i loro sorrisi. La gondola avanza tra i canali della Repubblica Marinara. Se Marco Polo un tempo partì da codesta città per raggiungere la Cina, adesso è il loro turno di ricambiare il “soggiorno”. Il cielo è di un azzurro che non lascia campo alle interpretazioni. Il sole splende ed è giusto che sia così. Si vaga di canale in canale fino a prendere la Via maestra, quella che conduce al Ponte dei Sospiri per poi fare lasciare il segno dinnanzi a piazza San Marco e dunque scendere a terra.

Giusto il tempo di un primo shooting fotografico di una ventina di minuti e poi ecco la coppia cinese di promessi riprendere il largo, questa volta in taxi privato per raggiungere prima l'isola di San Giorgio, quindi un emozionante tour lungo il Canal Grande e infine smontare nella sede scelta per giurarsi amore eterno. Attimi lunghi. Interminabili. Vissuti in ogni millimetro del loro essere. Non c’è tempo per pensare. C’è solo la volontà di amare. Smontano e risalgono. Ogni avamposto veneziano si fa camera splendente per una carezza, un bacio. Un fermo immagine da immortalare.

Alle 11,30 di domenica 8 novembre 2015, nella sala Portego, la coppia arrivata dalla lontana Cina si appresta a vivere la cerimonia di un romantico matrimonio simbolico. Niente scomode seggiole per i due protagonisti, ma due troni ornati di fiori freschi. Entrambi portano un addobbo floreale bianco. Lui, elegante sul taschino della giacca. Lei, una delicata mezza corona sopra il capo.

Presente oltre la coppia, 18 selezionati ospiti. Tutti arrivati dal lontano Oriente. A mezzogiorno è un trionfo di campane, baci e sorrisi. L'amore regna sovrano e un primo brindisi vede protagonista il celebre Prosecco e qualche aperitivo, per poi passare alle “vivande” nella celeberrima Sala della Musica, il tutto consumatosi senza eccessivi lungaggini come tante altre cerimonie fanno. Immancabile qualche romantico passo di danza prima del “desinare”.

Se i gusti musicali possono dire molto del carattere di una persona, in modo analogo il menù di un ricevimento nuziale accende riflettori sull'anima degli sposi. Il menù di Jill e Jing è quanto di più variegato ci possa essere, servito per di più in una originale tavola rotonda dove tutti possono interagire con tutti. Si comincia con un raffinato ma corposo aperitivo a base di piccole tartare di manzo biologico con tartufo, al cui fianco vengono servite verdurine fritte. Venire a Venezia e celebrare un simile giorno senza pensare di far degustare al proprio palato un po' di pesce, sarebbe davvero un peccato capitale ed ecco tra gli antipasti spuntare due piatti della tradizione: schie con polenta e baccalà alla vicentina. Ultima prelibatezza tra gli antipasti: filetto di vitello rosa su insalatina croccante e dressing alle more. Primo e secondo, una sontuosa alternanza di pesce e carne, rispettivamente risotto agli scampetti e calamaretti nostrani, quindi filetto di manzo profumato alle castagne. Gran finale con l'immancabile dolce nuziale.

Riuscireste a immaginare un film senza colonna sonora? No, è indubbio. Vale lo stesso per una cerimonia nuziale e il ricevimento. Jill e Jing hanno attinto al repertorio di alcuni dei più grandi Maestri, offrendo le chiavi dell'interpretazione a un terzetto composto da violino, arpa e violoncello, che hanno suonato Canone (di Johann Pachelbel), concerto in La maggiore (di AntonioVivaldi), Serenate (di Franz Joseph Haydn), Minuetto (di Luigi Boccherini), Arrival of Queen of Sheba (di George Frideric Handel), la celeberrima Primavera di Vivaldi e La Valse D´Amélie. Manca ancora qualcosa da raccontare. Manca ancora qualcosa da approfondire. Quando l'ultimi brindisi è stato fatto e l'ultimo sguardo è stato lanciato, tocca alla sposa proseguire una tradizione che non conosce bandiera. Quando finalmente i due sposi si sono congiunti, ecco il gesto liberatorio del lancio del bouquet (questi realizzato con rose bianche), sperando che finisca tra le mani di chi è in cerca d'amore o magari è in fervente attesa di una proposta. Dallo splendido scalone dei Giganti, Jill fa il suo dovere con il connubio floreale a volteggiare tra le damigelle finemente vestite in azzurro.

 

 

Ph: Nero su Bianco

 

 

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