Cerimonia intima e romantica in uno splendido palazzo veneziano, la coppia con i loro figli corona il loro amore nella città di Venezia Italia
Alexandre e la sua dolce metà sono volati dai lontani Caraibi fino all'Italia per trasformare il sogno di matrimonio in un lussuoso palazzo veneziano, nella più dolce delle realtà. Dallo splendore naturalistico di Martinica (Antille) alla magnificenza veneziana. Lì nel mezzo, un'intera famiglia attesa da un wedding planner di Venezia per accompagnarli in un viaggio fino a poc'anzi solo immaginato: mamma e papà sposi con una cerimonia simbolica nel cuore dell'antica Repubblica Marinara e dinnanzi all'amore dei propri figlioletti.
Sono tutti vestiti di bianco. Un “maschietto” e quattro “femminucce”. Due figlie grandi e una piccolina ancora in grado di essere portata teneramente in braccio. La mamma, la sposa, ha il capo ornato da una candida ghirlanda in tinta mentre il papà, lo sposo, sfoggia un elegante garofano bianco sul gilè sotto la giacca. Un trionfo di bianco mentre alle loro spalle scorre il verde-azzurro del Canal Grande. Unica variante, le damigelle-figlie indossano sandali blu mentre la “fortunata”, tacchi color rosa pesca.
Arrivato il fatidico giorno delle nozze, i cinque protagonisti salgono la scalinata del palazzo veneziano. I due sposi sono sorridenti. Emozionati ma per nulla ansiosi. Sono felici. Mano nella mano fanno il loro immacolato ingresso nella Sala della Musica. La sposa tiene fra le mani un bouquet. Sedutisi su due eleganti sedie cerimoniali, dietro di loro ci sono le tre figlie con al centro la più piccola della “cucciolata”. L'impeccabile e raffinato arredamento quasi scompare dinnanzi alla bellezza di questa famiglia, sbarcata a Venezia per vivere l'emozione di questo matrimonio simbolico.
Dinnanzi al messo incaricato, si scambiano voti, anelli e promesse. La commozione sgorga sul viso dei presenti. Baci tra i due sposi ma non solo, abbracci con le figlie. E visto che nella sala c'è anche un violinista, perché non concedersi qualche passo di ballo? Le coppie si scambiano i partner ma la performance più toccante è quella tra la “femmina” più grande e quella più piccina. La mano grande della mamma circonda la piccoletta, mentre il visino di quest'ultima si guarda attorno in un mix amorevole di sorpresa e felicità.
Alexandre e la sua sposa escono all'aperto per presentarsi a Venezia come marito e moglie. Sotto di essi, poco distante sulla destra, il museo di Ca' d'Oro. Dinnanzi a loro non c'è solo il Canal Grande. Appena sull'altra sponda irrompe il ciarlare del mercato del pesce di Rialto, il cui omonimo ponte è lì, alla loro sinistra. Qualche foto di rito ci vuole. In sala e lungo il salone. Un po' romantiche, un po' passionali. Adesso però basta con la staticità. Qui siamo a Venezia, è tempo di trasferirsi sull'acqua, ed ecco dunque la ciurma caraibica salire a bordo di un taxi in direzione isola di San Giorgio.
Il panorama parla da sé. Alexandre e la sua famiglia vi arrivano quando nel cielo si fanno strada le nuvole dalle dimensioni e colorazioni diversificate. Si sono appena sposati con una cerimonia simbolica in un lussuoso palazzo ma hanno ancora energia da vendere, così eccoli danzare dinnanzi alla Basilica di San Giorgio Maggiore e poi via, di nuovo in barca, fino a passare sotto il ponte dei Sospiri e poi concludere il giorno del loro matrimonio a Venezia in un ottimo ristorante gustando le tipiche specialità. Venezia ispira, gli esseri umani seducono. L'insieme crea la Vita.
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Ph: Laurè Jacquemin
