Una splendida terrazza privata decorata con candele e petali di rose, hanno fatto da scenario alla più romantica proposta di matrimonio a Venezia.
Dall'alto di una terrazza privata con vista sul Canal Grande a Venezia, una coppia innamorata ha vissuto la magia di una proposta di matrimonio davvero speciale. Stanno arrivando. È l'ora del tramonto. L'Antica Repubblica Marinara adagia i propri colori nell'abbraccio dell'intimità umano-architettonica. La naturale coreografia di cielo, camini dogali e gabbiani risuona nella meraviglia di chi ha scelto questa incomparabile città per definire il suo futuro più immediato ed eterno.
La metà di un amore nasconde qualcosa. L'altra dolce metà cammina ignara di quanto meraviglioso possa ancora diventare. In questo caso il segreto è a fin di bene. In questa storia il segreto conduce all'aperto di una terrazza privata dove poter sorprendere il proprio partner con una romantica proposta di matrimonio. È stato tutto preparato al minimo dettaglio. Lanterne bianche con candele interne e del medesimo colore. Una generosa aiuola di rose variegate supportata da più e larghi vasi con piante della medesima tonalità.
Al centro della terrazza, un tavolino bianco con sopra petali rossi sparsi, altri tiepidi lumini e un bouquet bianco. È tutto pronto. È stato tutto preparato per trasformare una semplice serata nel giorno della proposta di matrimonio più speciale che si sia mai vista in laguna. Verso il calar della luce la coppia fa il proprio ingresso sotto la volta celeste veneziana. L'emozione si percepisce in ogni respiro. Troppi fiori. Troppo tutto. C'è qualcosa nell'aria salmastra in agguato. Così è. La proposta matrimonio viene fatta. La risposta non tarda ad arrivare, e adesso si può davvero d romanticamente festeggiare.
Da una terrazza con vista sul Canal Grande si brinda con calici di Prosecco. Vengono da tutto il mondo per ammirarlo e attraversarlo, ma adesso è lì solo per loro. Si vedono le parti finali di molti campanili. Per una volta Google Maps può restarsene nel web. Non c'è bisogno di riconoscerli tutti. La giornata è così nitida che in lontananza si distingue chiaramente la cupola della Basilica della Salute, nel cui ventre religioso ogni 21 novembre l'intero popolo veneziano vi si riversa per pregare la Madonna che liberò la città dalla terribile pestilenza del 1630-31.
Rose bianche, viola e rosate. Quasi sul modello dei giardini newyorkesi, la differenza è che sotto questa terrazza privata non vi è il traffico intasato della Grande Mela ma la storica maestosità di Venezia. Minuto dopo minuto, lingotti leggiadri di luce si affievoliscono fino a diventare rette sconfinate di morbida ombra oscura. La coppia è lì, al centro di questo mondo. Ci sono finestre aperte e scuri ripiegati. Il mercato ittico di Rialto appena sulla sponda opposta del “Gran Canale” adesso è silenzioso. Giusto qualche gatto alla ricerca di succulente prede d'acqua salata.
La coppia è lì, sulla terrazza. Il Canal Grande e Venezia sono a un palmo di mano. A un battito dal proprio sguardo. Gli innamorati sorseggiano ancora. Si muovono lentamente entro tutti i 360 gradi veneziani. Per un momento la Serenissima viene abbandonata. L'attenzione si volge alle stelle, specchi immortali del meglio delle emozioni umane. Adesso le fissano fino a vedere i propri sogni rimbalzare sulle acque silenziose della laguna e poi riemergere, scambiandosi di posto nel rispettivo cuore altrui.
Error
Ph: Laurè Jacquemin
