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Venezia, giardini e palazzi, il matrimonio lussuoso di Laleh e Jeff

Venezia, giardini e palazzi, il matrimonio lussuoso di Laleh e Jeff

Prima le nozze nel giardino riservato a San Clemente, poi il ricevimento a Venezia in un palazzo nobiliare. Questo è il lussuoso matrimonio di Laleh e Jeff.

Laleh e Jeff sono partiti dagli Stati Uniti e sono atterrati a Venezia per celebrare le nozze in un giardino riservato dell'isola di San Clemente per poi proseguire con il ricevimento in un elegante palazzo veneziano. È il 4 luglio 2015, il giorno della festa d'indipendenza americana. Dal quest'anno in poi Laleh e Jeff avranno sempre qualcosa in più da ricordare, celebrare e festeggiare: l'anniversario del loro matrimonio.

Prima di procedere nel viaggio nella laguna, un piccolo passo indietro per sapere qualcosa in più della loro storia. Galeotto fu il party di capodanno del 2013 a Beverly Hills. Laleh, laureata con Master e dottorato di ricerca farmaceutica, fu subito colpita dal fascino e quello strano accento inglese di quell'uomo, che già si chiedeva se l'avrebbe più rivisto. Jeff, regista e direttore commerciale, è stato affascinato dal suo sorriso e splendore. In un baleno sentiva già che era la donna che stava aspettando. E così, come nelle più romantiche fiabe a lieto fine, sei mesi dopo Jeff ha lasciato Londra per trasferirsi oltreoceano e stare insieme a Laleh, e oggi vivono a Corona del Mar, California.

Venezia, 4 luglio 2015. Il gran giorno è arrivato. Le direttive dei due sposini erano chiare: un matrimonio elegante, lussuoso e col gran finale di una festa indimenticabile. Tutto annotato e realizzato. Sebbene la cerimonia fosse prevista alle 3 del pomeriggio, la giornata è ovviamente iniziata parecchie ore prima. Ufficialmente alle 11 con la preparazione degli sposi nell'elegante hotel, direttamente affacciato all'imbocco del Canal Grande. A mezzogiorno poi, quando le campane della vicina piazza San Marco (e così pure tutte le altre chiese di Venezia) si scatenano, ha inizio una prima serie di scatti a bordo prima della gondola nuziale rosso-oro, quindi in taxi per raggiungere mete un po' più lontane.

Vestiti con i loro elegantissimi abiti, Jeff e Laleh posano davanti alla Basilica della Salute, lì dove ogni 21 novembre si celebra l'omonima festa per ringraziare la Madonna di aver liberato la Serenissima dalla peste, quindi a San Giorgio Maggiore. Un'isoletta quest'ultima che parla da sé. Uno dei punti più rinomati della Repubblica Marinara, bagnata dal bacino di San Marco e separata dall'isola della Giudecca dal canale della Grazia. Un'isola che ospita l'omonima Basilica e l'antico Monastero. Gran finale fotografico ovviamente lì, a piazza San Marco. Passeggiando nella Storia tra Palazzo Ducale, la Basilica e le Procuratie Nuove e Vecchie. Una passerella naturale che mai nessuna cerimonia degli Oscar o altro evento super-fashion potrà anche mai solo pensare di superare.

Un po' di relax e nel primo pomeriggio è tempo d'incamminarsi verso il matrimonio. Taxi ovviamente separati per sposa e sposo, così come la tradizione impone. A differenza della stragrande maggioranza delle coppie che scelgono una chiesa, un palazzo o anche una suite di Venezia per il loro “si d'amore”, Laleh e Jeff hanno voluto appartarsi, optando per il verde del giardino San Regis Garden Bar a San Clemente. Un'isola questa, situata tra il Lido di Venezia e la Giudecca, e dalla quasi forma di un cuore con un'estensione di neanche sette ettari.

Venezia è lì, a pochi passi (acquei). Il sole splende. Una quarantina circa gli invitati. Ci sono solo loro a San Clemente. Loro e ovviamente il personale di servizio. I bambini lanciano petali sul tappeto bianco. Al centro del giardino c'è un delicato arco arboreo ornato da fiori bianchi. Soavi note di viola e violino tracciano invisibili sentieri di un mondo quasi sospeso. Alle 15,30 Laleh e Saleh si guardano negli occhi (e nei cuori). Si giurano amore eterno. Neanche due ore dopo stanno già percorrendo l'imponente scalone per raggiungere la Sala della Musica e godersi uno sfarzoso ricevimento, anch'esso allietato dalla sette note, questa volta però a base di violino e pianoforte.

La sala è un trionfo floreale con rose bianche e ortensie a catalizzare l'attenzione. Altro must della serata, il bianco e oro delle decorazioni. Gli stessi colori presenti anche sui libretti della cerimonia. Altra chicca, in perfetto stile veneziano e con quel tocco di sensualità “EyesWideShuttesca”, per ciascuno degli invitati c'è una maschera bianca da indossare a piacimento.

Un menù alquanto variegato. A trionfare nei numerosi antipasti serviti è in principio il pesce con le ricette più tipiche della cucina veneziana, poi ampliatisi anche ad altre specialità regionali e non solo. Apripista, le inimitabili sarde in saor con la polentina, quindi folpetti alla veneziana, schie e polenta, il celeberrimo baccalà alla Vicentina seguito da soufflé di carciofi e formaggio Montasio. Poi ancora le polpettine di carne, quinoa alla Mediterranea, mozzarelline fritte, millefoglie di verdure e mini-pizze assortite. Per un degno accompagnamento in calice, ampia scelta tra Prosecco, Bellini e soft drink (succhi di frutta).

Tre i piatti forti.  Risotto al tartufo nero dei Colli Euganei con Prosecco. Branzino al forno con concassè di piccadilly, olive taggiasche, fior di cappero e spuma di patata rossa.  Medaglione d'aragosta con verdure croccanti Julienne, olio ai crostacei e pane Carasau. Durante una festa nuziale uno dei momenti più celebrativi è il taglio della torta. Se questa poi è pure una delizia, ancora meglio. Così è stato. Verso le 21,30 di sera Laleh e Jeff tagliano la sontuosa torta Perla e Rubino. Una Wedding Cake di 6 piani di pura delizia ornati da un centinaio di fiori in pasta di zucchero. Un metro e venti di altezza per 60 centimetri di larghezza. Una deliziosa mousse di cioccolato bianco cremoso con gelatine di frutti di bosco e pan di spagna alla mandorla.

La festa però è appena agli inizi e se fino a ora sposi e ospiti si erano contenuti in perfetta simbiosi con lo stile elegante della sala, quando verso le 22.00 di sera s'imbarcano dall'hotel per raggiungere l'Arsenale di Venezia, lì dove è ormeggiato il galeone Veneziano, è pura movida galleggiante. Quattro ore a zonzo per la laguna passando per il bacino San Marco e raggiungendo anche l'isola degli Armeni. Parafrasando il finale della prima epica avventura di capitan Jack Sparrow al timone della Perla Nera, “...coraggio Lalel e Jeff, fate rotta eterna nel vostro amore”. 

Ph: Mirco Toffolo

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