Venezia la più romantica proposta di matrimonio a palazzo

Intima e romantica proposta di matrimonio in palazzo storico a Venezia affacciato al Canal Grande

I miti vanno continuamente reinventati. Vale anche per l'amore. Lukasz lo sa. A Venezia ha dato vita alla più romantica proposta di matrimonio a palazzo. Un tappeto di petali e poi via, inginocchiato a chiedere la mano della sua dolce compagna. Ignara di tutto ciò, ha organizzato il proprio fidanzamento ufficiale in Italia, terra indiscussa di arte e sentimento. Non voglio tenervi sulle spine, la risposta è stata si. Si e ancora si.

Venezia è la base, certo, ma non è sufficiente quando si tratta di “proposta di matrimonio”. Ci vuole anche la location giusta. Lukasz l'ha trovata. Una facciata in campo San Geremia, l'altra sul Canal Grande. Cinquecento metri quadrati circa di palazzo storico suddiviso tra due piani, terra e nobile. È su quest'ultimo, arricchito di stucchi e dipinti, che si è concentrata l'attenzione di Lukasz per la romantica proposta di matrimonio. Nulla di esageratamente pomposo. Ha studiato bene l'edificio il giovane venuto dall'estero. Lo ha potuto ammirare arrivandoci a piedi, proseguendo poi il tour veneziano nel vicinissimo e antico ghetto ebraico. E poi l'ha ammirato anche sull'acqua, la prospettiva migliore per entrare in sintonia con Venezia.

Da isola a isola, i primi titolari di questo palazzo storico vengono da Cipro. Un edificio costruito nel 1644 dall'architetto veneziano Giuseppe Sardi (1624-1699), discepolo del Longhena, e caratterizzato da una curiosa asimmetria su cui a oggi si sprecano ancora le teorie. Non vi sono dubbi invece né incertezze sulla direzione del sentimento di Lukasz che ha portato la sua bella per una innocente scampagnata in laguna salvo poi prospettarle di passare il resto della vita insieme.

I due innamorati stanno per arrivare. L'organizzazione della proposta a palazzo non sgarra. Lumini sullo scalone. Ampio sentiero di petali bianchi (laterali) e rossi (al centro). Violinista d'accompagnamento. Al termine di questa soffice sentiero, un enorme cuore rosso, anch'esso formato da petali purpurei. C'è anche un caminetto con delle candele dentro. Alla fine del corridoio, un tavolino adornato di fiori e due maschere, una blu e una rosa. Le maschere, si, simbolo eterno del Carnevale di Venezia ma questo non è uno scherzo e Lukasz lo sa bene.

Accompagnata la sua compagna fin dentro questa favola tangibile, le prende dolcemente la mano e poi s'inginocchia: “vuoi sposarmi”?, chiede innamorato e innocente. Lei accetta, e gli porge il dito. Un attimo dopo sono già a brindare e ballare con grazia ed eleganza. Si sporgono fuori. Neanche mezz'ora fa il loro orizzonte di “semplice coppia” puntava verso l'interno del sestiere di Cannaregio, ora sono ufficialmente fidanzati e ammirano felici il Canal Grande e l'imponente ponte degli Scalzi.

Rientrano dentro. Sono solo in due (tre se si considera il violinista), ma qui ci potrebbero stare almeno 200 persone se mai volessero fare un rinfresco di nozze. Chissà, quella è ancora una storia da scrivere. Lukasz e la sua futura moglie lasciano il palazzo storico veneziano e iniziano a flirtare con Venezia. Camminano, fanno foto. Si fotografano. Pensano al futuro che li aspetta. Una luce nuova si fa largo nella loro anima. L'azzurro del cielo lascia posto alle stelle sempre in agguato. Come genitori felici, guardano sotto di loro questa nuova favola d'amore appena compiutasi.